Il Carro dei Comici e delle Prostitute

Arriva la commedia dell’arte: riempite il vostro accampamento o la vostra taverna di allegria e di un poco di ammiccante giocosità!

Comincia a calar la sera, il cielo si tinge di porpora e violetto…

Dopo ore di marcia l’esercito si ferma.

Tutt’intorno un gran fermento: si piantano le tende, si allestiscono le cucine da campo, si cominciano ad accendere le prime luci ed i primi fuochi. Rumori di armi che vengono sistemate, di armature deposte, di legna spezzata per la cucina, di bicchieri che cominciano ad essere riempiti di  quel vino che servirà a riscaldare la notte, a renderla meno lunga e fredda.

Gruppi di ufficiali parlano ancora di battaglia, di piani d’attacco e di vittoria mentre qua e là si sentono i rumori metallici delle spade e le urla di incitamento in qualche duello improvvisato.

Si sentono le voci mielose delle donne che servono il vino ed assieme a quello offrono anche la loro compagnia, il loro corpo, per guadagnare qualche soldo, per poter mangiare anche il giorno dopo, per poter aiutare chi è rimasto a casa, per ingraziarsi qualche soldato e magari sistemarsi… almeno per un po’…

Si sentono le risa e le facezie dei Comici che con i loro giochi d’abilità ed i versi in rima cercano di vendere la loro arte, magari con la prospettiva che qualche nobile armato li portino a corte in tempo di pace.

Molti e diversi sono i suoni che si fondono nella notte…

La nostra animazione si propone come un modo per aggiungere ulteriore ricchezza agli accampamenti di armati proponendo personaggi che attorno ad essi ruotavano attorno agli eserciti: donne che di giorno facevano le vivandiere ma che di notte si offrivano come prostitute e uomini che per sbarcare il lunario facevano i buffoni, i musici, gli attori.

Tutto ciò si compone in un carosello quasi surreale in cui i comici cercano di procurar clienti alle donne mentre le donne servono vino e scacciano i molesti.